ll Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) è un certificato che attesta che l'azienda rispetta quanto stabilito dalla normativa sulla prevenzione degli incendi, e che quindi sia in possesso requisiti di sicurezza antincendio.
L'obbligo di richiedere il CPI nelle attività soggette ricade sul titolare che dovrà provvedere a presentare istanza ai Vigili del Fuoco prima di iniziare l'attività lavorativa. Il CPI viene poi rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a seguito di un sopralluogo di verifica.
Di norma il CPI ha una durata di cinque anni, trascorsi i quali bisognerà procedere ad inviare richiesta di rinnovo periodico di conformità antincendio.
L'obbligo di richiedere il CPI nelle attività soggette ricade sul titolare che dovrà provvedere a presentare istanza ai Vigili del Fuoco prima di iniziare l'attività lavorativa. Il CPI viene poi rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a seguito di un sopralluogo di verifica.
Di norma il CPI ha una durata di cinque anni, trascorsi i quali bisognerà procedere ad inviare richiesta di rinnovo periodico di conformità antincendio.
Quali sono le attività soggette al Certificato di Prevenzione Incendi (CPI)?
La normativa chiarisce quali sono i casi in cui il certificato prevenzione incendi è obbligatorio e quando non lo è, nello specifico l'elenco delle attività soggette è indicato nell'Allegato 1 al DPR 151/2011 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2011/09/22/011G0193/sg), una lista di circa 80 attività considerate a maggior rischio in caso d'incendio.Per le attività del sopracitato Allegato n. 6, 7, 8, 64, 71, 72 e 77 la durata del CPI è di 10 anni.